Bambini respiratori orali: quanto adenoiditi ricorrenti possono influire su una malocclusione
bambini respiratori orali: quanto adenoiditi ricorrenti possono influire su una malocclusione

La respirazione orale nei bambini è un fenomeno che può avere ripercussioni significative sullo sviluppo cranio-facciale e sulla salute orale. Le adenoiditi ricorrenti, infiammazioni frequenti delle adenoidi, rappresentano una delle principali cause di ostruzione nasale, costringendo i piccoli pazienti a respirare attraverso la bocca. Questo adattamento funzionale può influire negativamente sulla crescita e sulla morfologia del cavo orale, portando a diverse problematiche ortodontiche.
Conseguenze della respirazione orale sullo sviluppo cranio-facciale
La respirazione orale cronica altera la postura della testa e del collo, inducendo iperestensione e attivazione dei muscoli accessori della respirazione. Questa postura anomala si riflette anche sui tessuti molli periorali: le labbra diventano incompetenti, con il labbro superiore che appare corto e ipotonico, mentre quello inferiore è ipertonico e spesso rovesciato in avanti. La lingua, invece di aderire al palato, assume una posizione bassa e protrusa, compromettendo la sua funzione di modellamento del palato. Questa situazione favorisce una contrazione dell'arcata superiore, che assume una caratteristica forma a "V", un palato più profondo e stretto, e può portare a morsi incrociati posteriori (cross-bite) e morsi aperti anteriori (open-bite). Inoltre, la mandibola tende a essere post-ruotata, contribuendo a una malocclusione di II Classe con un aumento dell'overjet, ossia la sporgenza degli incisivi superiori rispetto a quelli inferiori. Queste alterazioni non solo compromettono l'estetica del sorriso, ma aumentano anche il rischio di traumi dentali.
Implicazioni sulla salute orale e generale
La respirazione attraverso la bocca provoca una riduzione del flusso salivare e una diminuzione del pH orale, creando un ambiente favorevole alla proliferazione batterica. Questo può tradursi in una maggiore incidenza di carie, infiammazioni gengivali e infezioni orali. La secchezza delle mucose rende inoltre il cavo orale più suscettibile a lesioni e ulcerazioni. A livello sistemico, la respirazione orale è associata a una scarsa qualità del sonno, con possibili episodi di apnea notturna. I bambini possono manifestare stanchezza diurna, difficoltà di concentrazione e un rendimento scolastico ridotto. La carenza di ossigenazione adeguata durante il sonno influisce negativamente sullo sviluppo cognitivo e sul comportamento, portando a irritabilità e svogliatezza.
Importanza della diagnosi precoce e dell'intervento multidisciplinare
Riconoscere tempestivamente i segni della respirazione orale e delle adenoiditi ricorrenti è fondamentale per prevenire o limitare le conseguenze sulla crescita cranio-facciale e sulla salute generale. Un approccio multidisciplinare che coinvolga pediatri, otorinolaringoiatri, ortodontisti e logopedisti è essenziale per una valutazione completa e per l'elaborazione di un piano terapeutico adeguato. Le opzioni di trattamento possono includere terapie mediche per ridurre l'infiammazione delle adenoidi, interventi chirurgici come l'adenoidectomia nei casi più gravi, e terapie ortodontiche per correggere le malocclusioni e favorire un corretto sviluppo delle arcate dentarie. Inoltre, la rieducazione funzionale attraverso esercizi specifici può aiutare a ripristinare una corretta postura linguale e labiale, promuovendo la respirazione nasale fisiologica.
In conclusione, le adenoiditi ricorrenti e la conseguente respirazione orale nei bambini rappresentano fattori di rischio significativi per lo sviluppo di malocclusioni e altre problematiche oro-facciali. Un intervento precoce e integrato è cruciale per garantire una crescita armoniosa e prevenire complicanze a lungo termine.








